Il fondo Rota-Gregoretti si trova presso l’abitazione della famiglia Gregoretti. Il materiale è conservato in alcuni mobili di casa: una parte in contenitori di cartone rigido e/o in buste di plastica, mentre un’altra parte è composta di alcuni fascicoli e fogli sciolti senza contenitore. Il tutto è in buone condizioni.
Il progetto di ricerca, la schedatura dei documenti e la digitalizzazione degli stessi è stato condotto dalla dottoressa Eliana Biasiolo e dalla dottoressa Lia De Luca.
Il progetto prevedeva l’analisi e la digitalizzazione del materiale archivistico relativo al periodo 1500-1797. Del fondo fanno parte manoscritti rilegati, piccoli testi a stampa, fogli sciolti, fascicoli, talvolta suddivisi in cartelle o buste di plastica. I documenti presentano un buono stato di conservazione e la scrittura in generale è leggibile. Alcune carte presentano parti mancanti, margini rovinati o macchie, danni tipici dovuti all’usura e al tempo. Una piccola parte del fondo è già stata analizzata in precedenza da Enea Marin: lo studioso ha operato una selezione di parte del materiale creando 7 suddivisioni tematiche, composte ciascuna da numerosi atti:
a. controversie per decime 1494-1724
b. cancellieri di Momiano 1627-1737 beni e rendite (1728 e precedenti)
c. copia atto di vendita castello 1548
d. regolamentazione dei diritti dei sudditi 1741
e. atti 1799-1804 beni abitanti Momiano
f. atti riguardanti le decime di Merischie
g. atti relativi a divisioni dei beni immobili dei Conti Rota 1561-1735
Un’altra parte del fondo si presenta divisa cronologicamente in tre grandi cartelle datate rispettivamente 1500, 1600, 1700. Altri fogli o fascicoli hanno un’etichetta, con un’indicazione cronologica, applicata sulle buste nelle quali sono stati inseriti. Altri fogli o fascicoli non presentano alcuna indicazione aggiuntiva e sono talvolta inseriti in buste di plastica.
Si è deciso di conservare questa suddivisione, indicandola nelle schede relative ad ogni documento, in modo da permettere agli studiosi di risalire con maggiore facilità alla collocazione del documento originale.
Dopo un primo spoglio del materiale fotografato sono stati stabiliti dei criteri comuni per l’analisi e la catalogazione dei documenti. In previsione dell’inserimento in un data base si è optato per l’uso del formato excel, creando una griglia di riferimento in cui inserire ogni documento.
Il file excel consente infatti la ricerca per parole chiave: grazie a questo formato è stato possibile creare la banca dati confluita ora nel sito internet dedicato al momianese, permettendo agli studiosi la consultazione online dell’indice. Si sta valutando l’eventuale inserimento delle fotografie o di parte di esse nel sito, dato che si tratta di una mole notevole di materiale.