Sopra il portale del Castello venne incastonata nel 1548 l’arma gentilizia della famiglia Rota: una variante dello stemma nobiliare del capostipite bergamasco, Bartolomeo. La variante dei conti di Momiano rappresenta una ruota a cinque raggi, l’indicazione dell’anno 1538 e due gigli: segno che in quell’anno il conte Simone aveva ottenuto il cavalierato dal re di Francia Francesco I. Sotto, s’individua la figura a mezzo busto di un moro con una fascia legata attorno alla fronte; più in basso, il profilo di cinque monti.
Il grande stemma lapideo, dopo l’abbandono del castello, venne
dapprima murato sulla casa dominicale dei Rota nel centro di Momiano e, dopo l’incendio di quest’ultima nella notte di Capodanno 1951, all’esterno della Casa di cultura di momianese, ove costituisce tuttora motivo di attrazione per turisti e studiosi.
Altri stemmi dei Rota si trovano nella chiesa parrocchiale di S. Martino, sull’acquasantiera a Berda e sulle tombe della famiglia nel cimitero di Momiano.
A seguire: L’investitura di Simone I Rota (maggio 1538) e una foto d’epoca della casa dominicale con l’emblema collocato sopra al ballatoio (Immagini dall’archivio familiare Rota-Gregoretti, per gentile concessione)